In Ricordo di... Salvatore Raffaello - fondazione Longo 2019

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In Ricordo di... Salvatore Raffaello

Il 31 gennaio di 10 anni fa  Raffaello Salvatore ci lasciava. Improvvisamente perché solo qualche giorno prima era con noi nella vecchia sede della fondazione Luigi Longo ad Alessandria. Ci eravamo riuniti per  discutere l’organizzazione delle prossime iniziative legate alla mostra in atto a Palazzo Monferrato in Alessandria “ Passione civile Arte e Politica “e Salvatore era molto contento, lui amante delle arti visive, per il successo che la mostra aveva ottenuto all’inaugurazione e per come le opere erano state esposte. La cultura era per Lui, comunista, antifascista, sindacalista e avvocato un aspetto vitale per l’individuo e per la collettività. Lui stesso si cimentava nella scultura e ricordiamo due busti da lui creati uno di Salvator Allende e uno di Gorbaciov.
Era l’ arte concepita come espressione vitale, estetica e sociale  una delle sue passioni declinata nel suo divenire storico e soprattutto la pittura e la scultura lo appassionavano: lo dimostrò ampiamente anche nel ruolo di Sindaco della sua città : Acqui.

E poi c’era la politica fatta di lotta nella società e di forti discussioni anche all’interno del suo partito il P.C.I. La lotta e l’organizzazione erano state sperimentata già nell’esperienza di segretario della Camera del Lavoro di Acqui accanto agli operai molti dei quali provenivano dalla lotta partigiana. Il suo antifascismo di derivazione quasi naturale si espresse nella sua sempre convinta adesione all’ANPI e nella sua pratica di avvocato votato alla causa dei lavoratori e delle classi più deboli della società: i diseredati e spesso perseguitati.
La fondazione Longo aveva in suo onore e ricordo nel marzo del 2012, organizzato un convegno ad Acqui intitolato :” Il governo del comune e la partecipazione democratica” che aveva visto fra i relatori  l’Avv. Simonelli, recentemente anche lui scomparso, che lo ricordava in quanto collega nella pratica forense e come collega nel governo del territorio. Nel convegno si discusse molto sul ruolo del comune, del rapporto centro e periferia, sulle trasformazioni del territorio ricordando che nello scrivere l’art. 49 della nostra Carta Costituzionale i nostri costituenti avevano immaginato i partiti come luoghi di mediazione, corpi intermedi tra società ed istituzioni politiche, ne deriva che per principio costituzionale i partiti devono concorrere con metodo democratico alla vita politica nazionale. Si evidenziò da parte di alcuni come la riforma delle autonomie e poi l’elezione diretta del sindaco operasse una netta scissione tra responsabilità politica e tecnica foriera di un allontanamento della partecipazione civica e di una sterile illusione di governabilità.
Fu il sindaco di Acqui Terme in un arco di anni che vanno da 1974 al 1988, ed iniziò il suo mandato di consigliere comunale nel 1956. Le scuole, gli asili nido, la biblioteca, lo sport ebbero un forte impulso dal suo appassionato modo di amministrare la cosa pubblica e portò alla ribalta nazionale il premio Acqui Storia con la presidenza di Norberto Bobbio.
Era un comunista convinto del ruolo del partito, un partito ancorato alla realtà del popolo, un partito che doveva sempre guardare alla vita del suo popolo per sapere dare le risposte necessarie per migliorare le sue condizioni materiali. Fu contrario alla svolta di Occhetto e oggi nel centenario della fondazione del P.C.I. vogliamo ricordarlo come un compagno che amava Acqui, la sua città, ma che era proiettato su una visione di fratellanza nel confronto di tutti i popoli oppressi e non ancora liberi.
Il 31 Gennaio alle ore 10 una delegazione della Fondazione Luigi Longo e dell ’ANPI provinciale deporranno un mazzo di fiori rossi sulla tomba di Raffaello Salvatore.
“La cultura è quel complesso che include in se conoscenza, credenza, arte, morale, legge, usanza ed ogni altra capacità e abitudine acquisita dall’uomo quale membro della società”
E.Taylor

Fondazione L. Longo / Via B. Giraudi, 421
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